Pino Gallotti
Giuseppe “Pino” Gallotti nasce a Pavia nel 1926. Nel 1944 è un giovane partigiano tra Berceto ed il Passo della Cisa , e per rispettare la sua riservatezza, saltiamo ai suoi cinquant’anni, quando lo troviamo introverso e reattivo, ma con una disarmante, personale coerenza e correttezza morale, addestratore professionista di cani da utilità e difesa nel campo di Arola, (Langhirano, Parma). La sua trasformazione in volontario a vita della cinofilia da soccorso scaturisce sicuramente dagli eventi di quegli anni. Il terremoto del Friuli del ‘76 aveva trovato la Nazione e le Istituzioni impreparate ad un disastro di tale portata. Tutto il volontariato della protezione civile italiana si può dire che nasca da quel disastro, ma in modo particolare la specializzazione cinofila. E Pino Gallotti è il pioniere di questa specializzazione, proprio perché vede nelle carenze dei soccorsi al Friuli la necessità di sopperire alle carenze delle forze istituzionali.Incomincia da quel momento a dedicare gran parte della sua vita ad educare uomini e cani al soccorso di persone scomparse: pochi anni dopo infatti, nel 1980, può utilizzare le sue Unità Cinofile in un primo grande soccorso: il terremoto dell’Irpinia.
Quella emergenza viene affrontata e sostenuta logisticamente dalla capacità di un nutrito gruppo di volontari appartenenti al “Campo Parma”, ed ottiene riconoscimenti di efficienza dall’allora Ministro Zamberletti. Il suo campo scuola di Parma diventa ben presto una base di volontari , e con alcuni altri appassionati, tra i quali citiamo perché ancora Presidente della Sezione di Parma, Camin Pierangelo, costituisce il Gruppo Cinofilo Volontari di Protezione Civile “ I LUPI” dotandolo di Statuto e di Regolamento. E’ il primo gruppo di intervento cinofilo autosufficiente per operare nelle macro calamità, e frequentemente è chiamato ad operare nelle micro calamità perché nell’appennino parmense ci sono spesso dei dispersi per la particolare conformazione del territorio. Ancora oggi, nonostante la tecnologia ci abbia fornito di telefoni cellulari e di strumentazioni precise come i G.P.S., il soccorso cinofilo è l’intervento più idoneo e più allertato in quelle zone. Nei quasi 24 anni di operatività, Pino Gallotti ha avuto modo di collaborare intensamente con gruppi storici a Parma, come i fuoristradisti con Marco Nadalini, i radioamatori, la Pubblica Assistenza. L’intesa con le istituzioni era ed è tutt’oggi il risultato di una organizzazione che prevede a monte dell’emergenza un lavoro intelligente e costante con protocolli di intervento che lasciano poco spazio alle sorprese.
Questo concetto radicato in Pino Gallotti, lo fa essere protagonista degli eventi più importanti per la cinofilia da soccorso in Italia.Nel 1985 il Dipartimento della protezione civile del Ministero nomina (Vedi Gazzetta Ufficiale d.R.I. n. 130 del 4.05.8) i componenti del Comitato di esperti per l’individuazione, l’elaborazione e la regolamentazione delle modalità di impiego delle unità cinofile di soccorso da utilizzarsi dalla protezione civile nei casi di necessità”. Con Decreto n. 1/053/13 Emer l’Ufficio del Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile approva i regolamenti per la selezione delle Unità Cinofile per la ricerca di persone in superficie e sotto macerie predisposti dalla commissione di esperti: detti regolamenti, anche se è in studio un aggiornamento degli stessi per arrivare alle prove operative, sono ancora in vigore per le prove attitudinali, e sono la base di partenza per una buona preparazione dell’unità cinofila.Nel 1988 è tra i fondatori dell’UCIS insieme a Bruno Piccinelli, e con questo nuovo obbiettivo si prefigge di riuscire a creare una professionalità sempre maggiore ed uno strumento agile di intermediazione tra il Ministero e le altre Istituzioni con tutti i gruppi che preparano unità cinofile da soccorso.Nel 1990 si tiene la prima, grande esercitazione Ministeriale di Protezione Civile in Italia, e negli anni sino al 1998 è impegnato quale docente nei corsi per gli istruttori nazionali, fa parte del consiglio direttivo dell’ Ucis e si batte per questo suo miraggio di coordinamento nazionale di tutti i gruppi con grande dispendio di energie.In questi anni vede il diffondersi della cinofilia da soccorso, ma la sua più grande soddisfazione sarà sicuramente sempre parlare con i cani come solo un uomo così particolare sapeva fare. Uomo colto e sensibile, si spegne nel 1999, troppo presto per chi l’ha stimato e da lui si attendeva ancora qualche confidenza sul suo dialogo privato con i suoi ed i nostri cani.